Fu costruita nel corso del XVII secolo ad opera dei Gesuiti, che avendo ottenuto la concessione della Chiesa di S. Maria Maddalena, vi costruirono il loro secondo collegio, anch’esso sede di apprezzate scuole di grammatica e di retorica. Divenne Chiesa Madre nel 1781, in sostituzione della vecchia Matrice Chiaramontana. L'impianto della chiesa a navata unica con cappelle laterali è tipicamente barocco. La decorazione interna, con stucchi in oro zecchino su fondo bianco, rende lo spazio, attraversato dalla luce, ricco e raffinato: caratteristica del Rococò, che l'operatore-artista ha saputo ben evidenziare. Oltre ad alcune tele del Seicento (S. Ignazio con S. Francesco Saverio), del Settecento (La Madonna del Lume) e al singolare altare delle reliquie, detto anche “degli specchi” (1727), originari arredi della chiesa gesuitica, vi si possono ammirare alcune interessanti  opere d’arte, originari dell’antica Matrice: il simulacro ligneo del Crocifisso Nero del secolo XVI, oggetto di fervoroso culto nei secoli passati perchè ritenuto miracoloso; la statua marmorea cinquecentesca di scuola gaginiana raffigurante la Madonna con il Bambino, scultura che dà il nome alla chiesa (Mater Salvatoris), e l’antico fonte battesimale del secolo XIV.

Ultimo aggiornamento (Venerdì 22 Febbraio 2008 12:05)